#5 | La Newsletter del Lunedì
Di persone-vitamina, flussi di energia e suggerimenti per ricaricarsi.
[First things first: anche oggi grazie! 🙏🏻🤍 Siamo sempre di più, voi siete tanti, siete belli e io non so neanche più come dirlo, ma il mio scrivere mi sta regalando tanto].
Nel frattempo ti sei ripreso dalla newsletter scorsa? È stata un po’ intensa, lo riconosco, ma sono quelle cose che succedono quando si ha a che fare con quel sogno di isola. Ecco, ci tenevo ancora solo a dirti che non mi è stata commissionata, non era un adv e non prendo fee per raccontare così tanto e così bene dell’Islanda. Poi va be, non l’ho specificato, ma se volessi davvero vederla, qualche contatto da condividerti ce l’ho. Resta il fatto che viene davvero dal cuore.
Digressione finita. Ecco a te le 2817 parole di oggi, da leggere in 11:16 minuti. E sì, ti confermo che questa settimana sarà più leggera 😉
☕️ Dai, metti su il caffè che facciamo un po’ di small talks
🎧 Partiamo con un po’ di positive mood mentre prepari il tuo caffè con attenzione, cura e lentezza, al ritmo della cara e vecchia moka, rivivendo tutta l’arte della tradizione e concentrandoti solo su quello per un attimo.
Ma tu, che queste “Newsletter del Lunedì alle 10:00” fossero una metafora lo avevi capito, vero? Ti arriva a inizio settimana, nel pienone della mattinata, nel caos dell’ufficio che ha ripreso a pieno regime post weekend ed è pure lunghetta: vero! Ma dovrai essere poi tu a scegliere quando dedicarti quel tempo per te, per leggerla, per riflettere, per ascoltarti. È il tuo tempo, la potrai leggere anche di sabato (no judgement), quando, come e solo se vuoi tu.
In queste ultime settimane, mi avete chiesto spesso quanto ci metta a scriverle ed effettivamente ci metto tanto, o almeno più di quello che pensavo. Però a dirla tutta, è tutto tempo che io dedico a me stessa, sapendo che poi tu lo dedicherai a te, e questa cosa mi riempie di energia. Ma tanta, eh! ✨
Tra l’altro ho notato quanto sia strano scrivere al PC rispetto al farlo sulla carta, i pensieri prendono sfogo in maniera molto diversa. È un po’ come correre: c’è il team da corsa all’aria aperto 🏃🏻♀️ e il team da corsa sul tapis roulant 🏃🏻♀️. Corrono tutti, ma sono due mondi diversi 🤷🏻♀️
☕️ È venuto su il caffè: versatelo che partiamo
[Ma tu ce l’hai una tazza tua, quella per i caffè da moka, lenti e belli da bere per ricaricarti di energie positive?]
Sarò onesta: se nei mesi scorsi mi sono dedicata a concentrarmi al 100% su me stessa, a riconnettere con l’energia del mio corpo (scoprendo in effetti di averne una), ascoltare i miei bisogni e regalarmi tantissimo tempo, ora che ho ripreso a lavorare e ho una routine molto più simile alla tua, sta diventando effettivamente più difficile viaggiare su quel flow. Ma c’era da aspettarselo. E anzi, penso che sia proprio qui il bello, il difficile, quel bello-difficile del dimostrare che ci si può dedicare tempo, indipendentemente dal numero di mail non lette, dalle ore di call che prevede la tua giornata e dai pensieri arruffati connessi con il tuo lavoro. Se vuoi, puoi (e io l’ho capito molto tardi).
Scrivere è per me il mio dedicarmi tempo, il mio recuperare energie, il mio fare spazio, provando a lasciare andare il resto. Era più facile farlo quando non avevo altro in cui concentrarmi, ma è più stimolante, importante per me e un esempio concreto per te, fatto adesso che di ore libere ne ho meno.
Il mio dedicarmi tempo scrivendo e intavolando infinite conversazioni con me stessa credo sia insito nella mia natura da persona introversa, natura che ho sempre preso a calci perché la ritenevo un intoppo, un blocco, un problema, quella cosa non giusta nel saper stare al mondo. Mi sono spesso auto-colpevolizzata per non avere la stessa voglia di fare, andare e stare con la gente come avevano altri miei coetanei e famigliari, o di non sentire il loro stesso bisogno di uscire. Alla fine finivo per partecipare anche io a tutto, a dire sempre di sì per paura di perdermi qualche cosa bella della vita, o forse semplicemente per sentirmi più giusta, perché allineata ai loro stessi bisogni.
Poi però ho capito che non tutti hanno lo stesso modo di ricaricare le proprie energie e che non c’è un modo giusto o sbagliato per farlo. L’importante è accettarsi e volersi bene per come si è. Abbracciarsi invece di prendersi a calci. Riconoscere che si è diversi e che in quella diversità risiede il bello, il valore aggiunto, l’elemento che rende la tua persona unica e quindi insostituibile. Probabilmente se non fossi introversa, non avrei mai dato sfogo ai miei pensieri qui su Substack, e non avrei conosciuto tanti di voi. Ma stiamo scherzando? 🤌🏻
Che poi, non fraintendermi, non vuol dire che vivo in una grotta, in stile eremita, isolata e in silenzio (cosa che per altro sai anche tu, senza che io te lo dica, perché ci conosciamo e passiamo spesso anche tanti momenti belli e carichi assieme 🕺🏻), ma che preferisco essere al top delle mie energie quando faccio, vado e sto con te, questo sì. E per avere la mia energia al massimo, devo ricaricarla prima. È scientificamente provato che estroversi e introversi hanno un sistema energetico molto diverso e mi permetto di dire che è giusto così.
Se ci fai caso, ogni giorno anche tu conosci persone diverse, fai esperienze, provi emozioni, frustrazioni, disagi, magari anche episodi di entusiasmo sopra le righe o conflittualità verso qualcuno. Avere un posto per rilasciarle, che sia un pezzo di carta, Substack, una corsa da togliere il fiato (oppure un rave party, una cena super chiassona o lo stare con tanta gente) è un benessere. E oggi sono molto felice e grata di potermi permettere un posto tutto mio, totalmente tranquillo, in cui scrivere, riordinare i pensieri e rilasciare tutte le emozioni che provo. L’impatto che ha avuto questo stile di vita sulla mia stabilità emotiva e sulla mia interpretazione della vita stessa lo sto ancora capendo un po’ per volta, ma è attualmente un bene che mi sento di riconoscere e celebrare.
Scrivere, ha lo stesso effetto che per altri può avere la lettura nel dilatare il tempo e gustarlo appieno, e in questo rubo l’espressione a Daniel Pennac secondo cui "Il tempo per leggere come il tempo per amare, dilata il tempo per vivere". Mi aiuta a mantenere alto il focus su me stessa e sul mio benessere mentale.
Che poi, investire su se stessi, dedicarsi del tempo e lavorare sul proprio sviluppo personale dando priorità alla salute fisica e mentale, non è un’invito che ti faccio solo io (ultima arrivata in questo mondo che va ai cento all’ora). Ce lo dicono spesso in tanti, magari non ascoltiamo, ma è abbastanza tramandato anche da personaggi di un certo rilievo. Non so, quel tenero vecchierello di Warren Buffet per esempio, che a me ha sempre ispirato molta simpatia, dice che nel prenderti cura di te stesso, getti le basi per il successo, il che ti ripagherà a lungo termine. Amigos, se lo dice l’”Oracolo di Omaha”, io ci crederei. Quindi se ancora sei titubante sul riuscire a ritagliarti del tempo per te, almeno fidati di uno degli uomini più ricchi del mondo. #iotelavevodetto
☕️ Ti si è raffreddato il caffè?
Nel mio prioritizzare me stessa, scelgo consapevolmente di stare da sola ogni tanto per prendere decisioni 🥁, per pensare positivo e focalizzarmi su quelle cose piccole e buone della vita 🧘🏻♀️ (cosa che non potrei fare se fossi forzata ad ascoltare una storia noiosa o discutere di un argomento qualsiasi con qualcuno) e per contemplare lo stato del mio benessere mentale 🧠 (con quelle domande come: sto esprimendo la mia identità? Coltivo i miei obiettivi? La mia identità mi permette di essere felice? Sto ancora vivendo i miei valori e non quelli degli altri?).
Ecco: nel mio essere una persona introversa, capace di ricaricarsi stando ferma e per conto mio, succede poi anche che dentro al marasma di vita quotidiana, ci siano persone capaci di caricarmi di energia a bomba e anche quando non richiesto. A volte le cerco io perché me le richiede il mio corpo, a volte arrivano inaspettatamente e il loro effetto è una sorpresa: chiamiamole Persone-Vitamina (e tante sono qui dentro e stanno leggendo queste righe - you know who you are).
☕️ Ci sta tutta un’altra tazza di caffè, versatela
Dicevamo: tu le hai le tue Persone-Vitamina? Sì che le hai. Se ci fai caso, ce ne sono tante e ora te le spiego.
Le Persone-Vitamina sono quelle che ti danno un sacco di energia e che quando girano l’angolo già ti mancano, sanno di estate, di sole e di luce. Sono quelle che quando ti abbracciano ti fanno esplodere il cuore, o se non ti abbracciano, rendono l’aria serena e l’atmosfera rilassata. Quelle che appaiono nella tua mente, ascoltando canzoni come questa:
Io ho imparato a riconoscerle da poco, ragionando proprio sull’effetto che alcuni incontri avessero su di me, sul mio stato mentale e sulle mie energie (e viceversa, ragionando sul quanto altri incontri, persone e ambienti me le togliessero, nonostante fossero per me molto importanti). Oggi ho deciso di focalizzarmi su quelle che mi caricano!🔋
Insomma diciamolo, introversi o estroversi all’ascolto, ognuno ha i propri momenti no, quelli in cui vuole starsene un po’ per conto suo. Ecco: le Persone-Vitamina invece vanno bene per te anche quando credi di no. E ti consiglio di farci caso.
Ti faccio un esempio perché non so quanto questa sia una teoria mia, di famiglia o effettivamente provata: la mia Persona-Vitamina per eccellenza, nonché colei che ha introdotto questo termine nel mio vocabolario, è mia sorella. Questa è una delle poche conferme che ho nella mia vita da eterna indecisa, segno gemelli, con luna in gemelli e ascendente non so dove ♊️ - e per conferma intendo: lei come persona, ma anche il fatto che questa mia teoria sia vera. Non lo è solo per me, credo proprio che lei sia nata con quell’energia calda dentro, quella sorta di fuocherello, quel piccolo sole nel cuore, che va rilasciando qua e là alle persone che incontra, man mano che si sposta, e che gradualmente si auto-forma e si ravviva (lei non la perde mai).
È una Persona-Vitamina perché dopo averla vista, che sia per un weekend, un giorno, un’ora o anche solo un minuto di audio, ti senti meglio. Già solo il fatto che il suo nome inizi per S come il Sole, il Sorriso, la Serenità, vuol dire molto. Lei e la sua vitamina, sono l‘antidoto ai pensieri grigi, ai momenti bui, al malessere, sono la forma legale, sana e senza controindicazioni degli antidepressivi, trattano il tuo benessere mentale senza effetti collaterali e non esiste una dose consigliata o oltre la quale la somministrazione sia dannosa, anzi.
Come tutte le droghe, anche le Persone-Vitamine creano dipendenza, hanno effetti molto positivi nello specifico sui soggetti più vulnerabili, fanno bene: sono l’elisir per le ferite e la loro energia diventa l’energia buona che ti chiede il corpo.
Grazie Sophie, per essere la mia Persona-Vitamina☀️
Ecco, ora immagino tu abbia più chiaro chi sono le tue Persone-Vitamina. A fine lettura, ringraziale per l’effetto benefico che hanno su di te (magari con una canzone).
Se sei in dubbio, feel free di prenderne in prestito qualcuna da questa playlist, la aggiorno di settimana in settimana e qualche inspirazione magari ti fa comodo:
☕️ Sai leggere il fondo del caffè?
Ho tanti amici (e in tantissimi siete qui 👋🏻 Ciao gente bella!). Li vedo più o meno spesso, ci parlo più o meno spesso e ci sono per me più o meno spesso. Ma non sempre siamo allineati per mood, momento di vita, pensieri ed energie e credo anche che sia normale, soprattutto diventando grandi. Ecco: in questa fase di vita ballerina, fatta di tanti momenti intensi, più o meno belli e più o meno brutti, ho scoperto che la mia cura ha anche a che fare con il tempo che dedico agli altri e che gli altri dedicano a me. Mi sono accorta di aver bisogno di tanto tempo da sola per ricaricarmi, ma ancora di più, mi sono accorta di aver bisogno di tante persone che mi irradino di energie positive e di serenità, perché più trascorro tempo con loro, più mi sento forte e felice.
Sto imparando mano mano a proteggere la mia energia, in modo da salvaguardare il mio benessere tenendo momentaneamente controllate tutte le occasioni di incontro con chi di energia ne ha tanta, ma spesso non è allineata alla mia, o a cui voglio immensamente bene, ma in questo momento viaggia su un altro flow, e purtroppo non ho io l’energia giusta per farli stare bene, anzi, il loro disagio, diventa il mio, il loro sentirsi persi, diventa il mio, mi toglie forza, tende a farmi sentire pesante. “Sto imparando”, appunto, perché di indole faccio molta fatica a dire di no, e questo significa che molto spesso mi lascio travolgere dai impegni già presi, inviti schedulati, occasioni ufficiali in cui ci si deve per forza vedere (che diventano anche poi quei momenti in cui vuoi mostrarti al tuo meglio, e un po’ lo devi fare, anche se sei tutt’altro che al tuo meglio). Figuriamoci l’effetto che aveva tutto questo quando ero in ufficio, circa sette mesi fa, quando io l’energia neanche ce l’avevo.
E invece, da un mese (domani) a questa parte, ho iniziato a lavorare a un progetto nuovo, un progetto bello, un progetto ricco. Un progetto super intenso, ma che mi carica di energia. Finisco tardi, mi ingloba, riempie la mia mente al 100% e a volte mi dimentico di bere (quindi mille rad flags mi dirai tu 🚩). Eppure mi carica di energia. Mi caricano le sue persone, coinvolte al 100% in quello che fanno, positive e sorridenti. Mi carica l’energia che si percepisce sul tavolo mentre tutti lavorano concentrati e in silenzio al PC (perché vi assicuro che si percepisce). Mi caricano le relazioni con loro e il loro modo di approcciare i problemi. Mi carica il tipo di settore del progetto, il suo prodotto, le dinamiche relazionali. Rientro a casa tardi e stanca fisicamente, ma carica mentalmente. E per quanto sia troppo presto dirlo, era questa la mia idea di lavoro: impegnarsi sì, ma vedere dei risultati. Il buono di tutto questo lo sento nei commenti positivi, nel mio sentirmi a mio agio sempre e nel poter scegliere di stare un’ora in più in ufficio o dietro a una call, perché mi fa piacere farlo.
Di discorsi sulle energie se ne potrebbero fare tanti, io personalmente non ci ho mai creduto molto (mi ricordo che mia nonna aveva cercato in più occasioni di indottrinarmi sull’energia dei pensieri e sui loro flussi, ma sono sempre stata molto scettica - anche se è vero che se mi metteva una mano in fronte, quando avevo la febbre, sapeva farmela passare e ho sempre preferito evitare di chiedermi come facesse). Con Bali 🌺 mi sono ricreduta, perché tutto si è allineato ai bisogni che avevano il mio corpo e la mia mente in quel periodo e in quel viaggio ho incontrato solo persone capaci di caricarmi di sensazioni positive, magari perse quanto me, eppure allineate per energia, armonia, pensieri e vibrazioni (e alcune me le sono portata dietro). E ora che sono tornata, è proprio quell’energia lì che non voglio perdere e che voglio continuare a coltivare anche grazie alle mie Persone-Vitamina.
Scegliere di andare a fare colazione con un’amica prima di attaccare al mattino diventa il mio momento vitamina, il mio istante di respiro profondo, il mio attimo di felicità da cogliere, a cui dare valore e da ricercare nella giornata, per prendermi cura delle mie energie. L’energia fluttua, si sposta ed è normale che si abbassi.
» Ma quando ti accorgi che ti stai focalizzando sulle parti negative della tua vita e che la stai perdendo, girati dall’altra parte e cerca il tuo respiro per ricaricarti con una cosa bella (può essere anche lo scodinzolare di un cane per dire).
» Individua quella cosa che ti rende felice durante la giornata, scrivitela su un foglio, fai focus su quel dettaglio di positività della giornata: in questo modo ti aiuti ad acquistare leggerezza e a ricaricarti un po’.
[Ma sul fatto che la felicità non accade, ma te la costruisci, ne parleremo lunedì prossimo ⏭️].
🎧 Ti lascio con questa: l’ho riscoperta durante una serata con una delle mie Persone-Vitamina, una di quelle persone che mi ha regalato Bali e che mi sono portata dietro, una di quelle persone che sono entrate relativamente da poco nella mia vita, senza chiederglielo e capaci di darmi tanta energia.
Disclaimer: questo video, come le persone vitamina, può creare dipendenza.
📌 Post Scriptum
Oggi ti porto in un posto bello e che sa di sole, tra le stradine di Barcellona, quella città-vitamina, in cui se vado, sono felice.
Si chiama Funky Bakers e già solo con i suoi arredi dai colori super pop ha un effetto vitamina per occhi, mente e cuore.
Il caffè è descritto come “A Hug In A Cup” ed ha effettivamente quell’effetto di coccola avvolgente di cui non sai di avere bisogno. Attualmente ce ne sono 3 in città, leggermente diversi per tipo di clientela, ma non per effetto vitamina. Il mio preferito è il Funky Eatery 🥐 ed è ormai diventato il mio stop fisso ogni volta che torno in quella città per ricaricarmi di vitamine 🍊🥕🥝🍎🧃. E indovina chi me l’ha fatto scoprire? ☀️
E se ci porti la tua persona vitamina, si amplifica l’effetto! ☀️
Grazie per avermi letta fino in fondo. Ora puoi scrivere alle tue Persone-Vitamina.
Buon nuovo lunedì! Lascia che sappia un po’ di sabato ✨
Con affetto, Marta